PREMIO NAZIONALE EMPIRIA – 32° Edizione 2018

Sezione INDIVIDUALE
1° Classificato:
Roberto TIMO di Trento
lacrime mute
un orsetto sul marmo –
tra i crisantemi
l’ape si infila
nell’esile ipomea –
cadono insieme
al nuovo sole
si arrende la neve –
goccia a goccia
sentiero buio –
di mare e rosmarino
solo il profumo
sabbia gelida –
colme d’onde e ricordi
le nostre orme
all’imbrunire
un suono dell’autunno –
il pettirosso
piove col sole –
la farfalla sorpresa
si posa a terra
bosco nebbioso –
nei passi il racconto
di foglie morte
i primi fiocchi –
tra poco il silenzio
coprirà tutto
2° Classificato:
Gabriele STELLA di Santorso (VI)
un nuovo inizio –
i fiori di ciliegio
coprono il cielo
picnic sul prato –
sulla tovaglia a quadri
dieci formiche
l’erba tagliata
profuma nella sera –
ritorno a casa
arcobaleno –
sui rami del nocciolo
i miei pensieri
vento leggero
irrompe nel mio sogno
uno scoiattolo
sulla collina
si colora il tramonto –
farfalla bianca
solo un cavallo –
danzano con il vento
del mais le barbe
piove da giorni –
l’erba ai piedi del monte
di nuovo verde
cinque rondoni
disegnano nel cielo
nuovi sentieri
3° Classificato:
Aldo BANDINELLI di Roma
un algoritmo
il passo dell’aratro:
terra fertile
melo deciduo,
stagionano i pomi
per implemento
sgorga libera
la sorgente dischiusa:
irriga l’orto
acino d’uva,
unità non binaria
matura al sole
pota i raspi
un elaboratore:
solo i pampini
buccia e polpa,
pressatura dei dati:
mosto nel tino
alimentato,
il seme conduttore
non appassisce
solida selce,
memoriale di massa
sedimentato
l’orma imprime
fino in fondo l’argilla:
ragione all’oblio
4° Classificato:
Francesco DE SABATA di Roma – Pescatina (VR)
messi mature –
un vento malinconico
ne allunga l’ombra
l’ultima foglia
di vite accartocciata
ghermisce il sole
sussurri d’erbe
lungo il sentiero dove
ho perso il nome
mani levate
carezzano il silenzio –
nasce la musica
bosco di faggi –
ogni giorno nell’ombra
sempre più cielo
eppure sembra
soltanto ieri – nebbia
sulle colline
dopo la pioggia
la chiocciola si attarda
sopra il basilico
fiori recisi –
la voglia di vivere
sempre più forte
suona il fuurin –
la voce della nonna
persa nel vento
kaki maturi –
anche quest’anno il primo
l’ha visto il merlo
5^ Classificata:
Cristina SCHIFFER di Como
sotto le scarpe
foglie addormentate;
sopra, la nebbia
fili di neve
si incrociano sui tetti:
tulle invernale
sulla corteccia
sole di primavera –
un’altra ruga
sbuca dal lago
avvolta nella nebbia:
luna d’inverno
dietro la nebbia
le luci di Natale.
Stelle nel cielo
cocci d’inverno
trattengono ostinati
le foglie nuove
lente nel cielo
le nubi della sera –
il buio attende
il vento sferza
i fili del bucato
panni di nebbia
sotto la neve
le timide primule
chinano il capo
6^ Classificata:
Fanny CASALI SANNA di Arenzano (GE)
cammina piano
il vecchio col bastone –
gli è amico il tempo
pioggia d’aprile
la terra intrisa d’acqua
invoca il sole
una sorpresa
sotto il sole di maggio
la prima rosa
rompe il silenzio
il tuono nella notte –
scatta un allarme
vento di mare
si ripara la spiaggia
sotto la schiuma
nel prato un merlo
nella luce dell’alba
prende coraggio
un’altra sera
sul treno i visi stanchi
dei pendolari
lampi di luce
lo splendore del vaso –
sul pavimento
stragi di donne
tragico bollettino –
giornaliero
7^ Classificata:
Ornella VALLINO di Pavone Canavese (TO)
tana di foglie
per cullarmi nell’oro
di quest’autunno
Sole d’ottobre.
La nacchere chiassose
di raganella
Gelo a febbraio.
La luna intirizzita
si copre il volto
Gelida notte.
Alla luna felina
urlati amori
sul pentagramma
di fili della luce
note di rondini
Bruna vanessa.
La primavera occhieggia
dalle sue ali
Alba sul lago.
Lo sciacquio delle onde
culla il silenzio
Come lampare
le lucciole oscillanti.
E l’erba è mare
Prati sui monti.
Nelle carline aguzze
graffi d’estate
8^ Classificata:
Maria LANCIOTTI di Velletri (RM)
rospo su strada
migra in cerca d’acqua
piovaschi sparsi
fanno il nido
nello squarcio del tronco
cince chiassose
micio rincorre
foglia secca al vento
le dà la caccia
grecale scuote
la camelia in fiore
senza clemenza
faggio su roccia
s’espande e inerpica
vette ventose
la cutrettola
vispa batte la coda
allegra canta
prato falciato:
tra l’erba che rinasce
saltano grilli
senza più linfa
farfalla inchiodata
immota vola
io sconosciuta
davanti allo specchio
giù la maschera
9° Classificato:
Bernardo DE MURO di Cagliari
Da filo a filo
s’inerpica la luce.
Tela di ragno
sotto la trave
miagola la notte
al mosto nero
nero pertugio –
s’impigliano gli artigli
a scena muta
maestro d’arte
in solitaria presa
spegne la vita
Sordo sibilo
nel cuore della notte.
Un moscerino
corpo ricurvo
disegno allucinato
a luci spente
Trame sinistre
geometrie di paura.
Prove d’inganno
Lucidi segni.
Su fili di penombra
casa di spettri
Nero delirio.
In nuda ragnatela
notte si svela
Buio di luce
in traumi di follia.
Cronos eterno
10^ Classificata:
Clara ANTONIETTI di Roma
coppi argentati
trambusto improvviso
corvi e piccioni
preparo il tè
sta ancora piovendo
e sono sola
ride al calduccio
il gatto tra i cuscini
fuori la neve
tra i fili d’erba
la prima coccinella
appena nata
sono partiti –
nido abbandonato
in tutta fretta
due cardellini
sul filo d’acciaio
si rincorrono
l’ombra improvvisa
sfiora i miei pensieri
è una farfalla
l’acqua nel secchio
vibra e ricama cerchi –
l’ultima goccia
11^ Classificata:
Giuseppina MARCHIORI di Genova
cala il silenzio
sotto un manto di neve
respira il grano
bianco candore
copre tutte le cose
e apre ricordi
triste preludio
le foglie accartocciate
sulla piazzetta
brucia la fiamma
affiorano ricordi
di amati visi
scoppietta il fuoco
la polenta è in tavola
un posto è vuoto
giorni d’autunno
nel silenzioso bosco
dormono foglie
basta un odore
per svegliare un ricordo
della mia infanzia
la vecchia scala
aspetta ancora i bimbi
sugli scalini
sfiora la gonna
un cespuglio di rose
profuma l’aria
12° Classificato:
Mario GRAVINA di Roma – Orta Nova (FG)
nido appeso
piccolo pettirosso
pipia a terra
gracchia la rana
nella verde marana
versi d’amore
fioca lanterna
cerca quaglie di notte
il cacciatore
fichi maturi
le mani tra le foglie
palpano frutti
sonnecchia un vecchio
all’ombra della quercia
frinir di grilli
fiori di campo
raccolto a novembre
per i cari morti
stormi di tordi
si pigliano sull’olmo
tra rami spogli
nudi sarmenti
poto i più deboli
con mano salda
grande bufera
nel tronco del castagno
dorme un ghiro
13° Classificato:
Massimo MEZZETTI di Roma
spicchi d’inverno
sulla polpa di neve
morbida scorza
fiori di campo
evaporano ronzii
pioggia di api
sgocciola acqua
galleggiano sillabe
volti di nebbia
da ovest a est
emigrano aironi
e si è soli
di liquirizia
è coperta la terra
succhio radici
scrive nell’acqua
prigioniera del vento
la piuma d’oca
insieme a te
ho bevuto tè rosso
sogni d’autunno
apro l’ombrello
da un foro il sole,
chiudo le stecche
sfugge al merlo,
rotola giù la bacca
verso l’estate
14^ Classificata:
Fabia BINCI di Jesi (AN) – Arenzano (GE)
svegliarsi all’alba
al loro posto ancora
i monti e il mare
pianto di luce
sulla pena degli uomini
stelle cadenti
ultima luce
sulla panchina resta
seduto il cuore
l’ora è scoccata
s’agghinda e si profuma
glicine in fiore
dissesto in strada
lampioni nubi cielo
nella pozzanghera
brillano ancora
nella custodia lisa
i tuoi occhiali
il tuo pettine
qualche capello bianco –
piango, sorrido
maestri muti
le rocce e le montagne
lungo il cammino
cotte dal sole
intrise di sudore
scarpe che narrano
15° Classificato:
Gregorio LATO di Bergamo
scende la notte,
l’orizzonte del prato
svanisce. Lucciole
Sole tra i rami.
Nel sottobosco muschio,
germogli, lacrime
una campana
nel buio caldo, immobile –
chiama le ombre
vende una rosa,
due spicci. Troppi passi
dentro i suoi occhi
Ala spezzata.
Tra le lame del vento
palpita il cuore
Nuvole scure.
Attesa. Un’angoscia
d’acqua che sale
Rapido. Grigio.
Un ratto sull’asfalto,
come una rabbia
Cade la neve,
piano. Per qualche istante
il mondo tace
Tic tac tic tac.
Batte il tempo. Batti,
cuore. Oh, sì
Sezione COLLETTIVA (riservata alle Scuole primarie e secondarie di 1° grado)
Scuola Primaria Fabrizio DE ANDRE’ di Campomorone Ceranesi – GE
(Insegnante: Rosangela Imelio – Coord. prof. Fabio Poggi)
Spengo il fuoco
occhi a caramelle
onde d’acqua
Scuola Primaria ZANDONAI di Roma
(Insegnante: Lorenza Topa)
Alba magica
colori variopinti
sogni di festa
Scuola Seondaria MAZZINI di Roma
Osserva bene
la luce del mattino
nasce dal buio
Scuola Secondaria NOLI di Campomorone Cevanesi (GE)
I nostri sogni
il nostro futuro
due sentieri
Liceo scientifico e musicale GRASSI di Lecco
Un freddo vento
tre torri di cemento.
Inverno urbano
L’Antologia 2018 HAIKU IN ITALIA – Empiria Edizioni -raccoglie tutti i componimenti selezionati ed i relativi autori di entrambe le Sezioni Individuale Collettiva (riservata alle scuole primarie e secondarie di 1° grado) e corredata da disegni dei ragazzi.